"Basta, lo rifacciamo da zero."
Se hai un software che gestisce una parte critica della tua azienda, probabilmente hai già sentito questa frase in una riunione.
Nasce dalla frustrazione: ogni nuova funzionalità costa più del previsto, i bug sono continui e il team di sviluppo sembra lottare contro il sistema invece di farlo evolvere.
In questi momenti, l'idea di buttare via tutto e ripartire con una tecnologia nuova e pulita sembra l'unica via d'uscita.
È una tentazione forte.
Ma quasi sempre, è un errore che può costare carissimo.
Il vero problema non è (quasi mai) la tecnologia
Ho vissuto questa situazione in prima persona con un complesso software SaaS B2B.
Ogni modifica era un'agonia.
La tentazione di proporre una riscrittura totale con un framework più moderno era palpabile.
Ma analizzando a fondo, il problema non era la tecnologia scelta anni prima.
Il vero problema era il caos architetturale accumulato nel tempo: logiche duplicate, componenti mal progettati, assenza di standard.
Questo caos era il vero freno all'innovazione e una fonte di costi imprevedibili.
E c'era un fatto che nessuna riscrittura poteva ignorare: quel software era già utilizzato ogni giorno da clienti paganti.
Rifare tutto da capo avrebbe significato non solo mesi di sviluppo senza nuove funzionalità per i clienti, ma anche un'enorme incognita fatta di nuovi bug, regressioni su funzionalità consolidate, migrazione dati complessa e un inevitabile aumento delle richieste di supporto.
Un rischio enorme per il business.
La strategia alternativa: l'evoluzione controllata
Invece di demolire l'edificio, abbiamo deciso di ristrutturarlo, una stanza alla volta.
L'approccio è stato chirurgico:
Mappare il caos
Abbiamo identificato i problemi ricorrenti.
Non "il software è scritto male", ma "la gestione degli input è inconsistente", "ci sono 5 modi diversi per formattare una data", "questi due moduli sono troppo accoppiati e si rompono a vicenda".
Centralizzare e standardizzare
Abbiamo iniziato a risolvere questi piccoli problemi, uno per uno.
Abbiamo creato un componente standard per gli input, una funzione unica per le date, un pattern chiaro per la gestione dello stato.
Costruire valore incrementale
Ogni piccolo miglioramento non era fine a se stesso.
Rendendo il codice più pulito e prevedibile, ogni intervento successivo diventava più rapido, economico e sicuro.
Abbiamo smesso di accumulare debito e iniziato a creare un asset più solido.
Il risultato?
Non abbiamo avuto un software "nuovo" in sei mesi.
Abbiamo avuto un software migliore ogni settimana, senza mai interrompere il servizio o bloccare le vendite.
L'asset più prezioso: la conoscenza accumulata
C'è una verità controintuitiva che molti ignorano:
Quando butti via il codice, butti via anche anni di bug risolti e di conoscenza accumulata.
Quel software "vecchio e disordinato" contiene le cicatrici di ogni problema affrontato e risolto, di ogni caso limite scoperto grazie all'uso reale dei tuoi clienti.
Una riscrittura da zero ti costringe a riscoprire molti di quegli stessi problemi, ma questa volta con la pressione di un progetto in ritardo e un budget esaurito.
Il refactoring strategico, al contrario, preserva questa conoscenza e la usa come fondamento per costruire un futuro più solido.
Prima di decidere se riscrivere, parliamone
"Rifare da zero" è spesso un sogno da sviluppatori, ma un incubo per il business.
Imparare a lavorare in modo strategico all'interno di un sistema esistente, migliorandolo costantemente, è dove si crea il vero valore a lungo termine.
È un approccio meno affascinante, ma infinitamente più pragmatico e profittevole.
Prima di considerare una riscrittura totale, analizziamo insieme la situazione.
Possiamo aiutarti a definire una strategia di evoluzione su misura per migliorare la tua architettura, ridurre i costi e accelerare l'innovazione, senza buttare via l'investimento già fatto.